Non sono morta semplicemente la mia attività sul blog segue l’andamento dei miei pensieri e delle mie emozioni. Non la definirei crisi, non ero in crisi del resto anzi, ma avevo voglia di dedicarmi ad altro e come accade ogni volta che succede un evento degno di nota ecco che torno a scrivere. Ma di questo parlerò un’altra volta.
Forse.
Torno collegandomi all’ultimo post, quello su Giovanni Lisi e il suo libro: ho preso una cantonata! Dopo aver letto il suo lavoro ho passato le giornate a chiedermi se fosse il caso di rettificare la mia recensione. L’opinione che mi son fatta di lui non è cambiata ma il libro non ha alcun collegamento con la premessa fattami. Sono semplicemente i pensieri di un adolescente alla sua prima delusione sentimentale, neanche troppo profondi a dir la verità visto che il tema portante non è l’amore ma il sesso: si capisce che la tipa l’ha mollato per un altro conosciuto probabilmente appena due ore prima ma dopo averlo ribadito per 50 pagine la cosa comincia a diventare noiosa.
Direte: e il lavaggio del cervello? e la tv? il neurone isolato?
Belle domande.
Che rimarranno senza risposte.
Alcuni però sono degni di nota e ve li riporto:
- Pensa ad un gatto uccidilo nei ricordi restano solo i peli su un vecchio maglione
(che gli ha fatto sto povero gatto vorrei sapere…)
- Se io rido e tu ridi allora ridiamo insieme, ma se rido solo io sembro un deficiente
(pensiero profondo)
- Vita da insetto in attesa che il tizio con la barba mi venga a schiacciare
(perchè proprio il tizio con la barba???)
E dire che a primo impatto sfogliando quelle pagine semi vuote mi sono sembrate filosofiche, artistiche, cariche di poesia. Cominciando a leggere le ho trovate…bhè un’idea forse ve la siete fatta, un vero e proprio spreco di carta, non sono nemmeno riuscita a leggerlo tutto ma alla fine è arrivata l’illuminazione dal mio amico Stefano “forse vuole che le riempia tu” e così ho fatto.
Non me ne voglia l’autore: l’ho acquistato, ci faccio quello che mi pare.