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venerdì 7 settembre 2012

La nana

Impreco ad alta voce quando per sbaglio chiudo un documento di word senza aver salvato le modifiche.
Lei, 8 anni, altezza 1 metro e una vigorsol mi riprende: “MONICAAAAA…non si dicono le parolacce!!
Mi maledico da sola perchè il capo mi ha raccomandato di stare attenta che a quell’età memorizzano tutto! e non proprio convinta le rispondo: “e tu non sentire quando le dico!
e come faccio?? Mica sono sorda!!
Allora copriti le orecchie!
E ma allora mi devi avvisare quando stai per dirle sennò come faccio a coprirmele prima? O per caso vuoi che vada in giro con le mani sulle orecchie così quando mi chiami per costringermi a fare qualcosa al posto tuo non sento???

Quand è che è diventata così sveglia?

giovedì 5 aprile 2012

di figuracce ma anche di libri e di radio

Lo scorso 8 marzo ho realizzato quanto è importante capire il genere del proprio interlocutore: al lavoro mi sono ritrovata a parlare con un soggetto che si è presentato solo con il cognome e la cui voce era un incrocio tra Gianni Morandi e Giovanna Mezzogiorno. Cioè? Appunto. Non ho capito se era un uomo o una donna e mentre la mia mente dava il via a un intricato meccanismo di fissazione sul suddetto dubbio, sento il mio interlocutore dire:
- “E COMUNQUE AUGURI!
- (cerco di fare mente locale, Natale è passato e Pasqua deve ancora arrivare, di che parla questo qui?) “auguri di cosa scusi?
- “come di cosa? E' LA FESTA DELLE DONNE!!!
- “aaah! (oddio ora penserà che sono una zitella acida femminista convinta) grazie mille…(e adesso? ricambio? se gli faccio gli auguri ed è un uomo rischio di fargli venire complessi sulla sua virilità a vita, se non glieli faccio ed è una donna penserà che sono maleducata…meglio la seconda!) beneallorasalvebuonagiornata!” concludo.
Dall’altra parte 5 interminabili secondi di silenzio e poi con un tono tristissimo mi dice “…buona giornata anche a lei”.
Mi sa che era una donna.

Comunque seppur a malincuore devio dalle mie solite figure’mmè per comunicarvi un paio di cosette: primo che sto partecipando a un concorso letterario su Unilibro con una sinossi riscritta de Il giovane Holden: se avete tempo e voglia leggetela e se vi va magari votatela pure entro il 12 aprile tramite le icone di G+, Facebook  e Twitter che trovate nella scheda; secondo che è nata a Taranto RADIO TAG. Che roba è? Si tratta di una social web radio che collaborando con addetti locali si presenta come laboratorio di inclusione sociale svolgendo attività di webradio, webtv, blog e social network con lo scopo di rilanciare il borgo antico di Taranto senza trascurare però quello che accade in Puglia, in Italia e nel resto del mondo. All’interno del programma GOD SAVE THE PICS trovate inoltre la rubrica PILLS IN A CLICK – e qua vi volevo – curata da una certa Elisa Giove (mia sorella muahahah) dove ogni settimana verranno trattati argomenti relativi al mondo della fotografia.
Ogni tanto quindi staccatevi dalle solite frequenze nazionali e sintonizzatevi sul loro sito perchè di gente con idee e voglia di fare ce n’è tanta, basta scoprirla!

lunedì 12 marzo 2012

Quanto altruismo!

Telefonata da parte del mio capo stamattina:
Oggi e domani non vengo perchè ho un LEGGERO mal di gola e non vorrei infettarti prima della partenza*
Mi sto ancora chiedendo se la risata satanica era reale o frutto della mia immaginazione.


*finalmente è arrivata! :D

venerdì 10 febbraio 2012

Nome comune di persona. Mah!#9

Suona il telefono in ufficio, rispondo e sento: “Salve, in merito alla pratica n. xxx da voi aperta potrei parlare con IL SIGNORE O LA SIGNORA MONICA?”
Da quando il mio sesso è diventato un optional?

vline2.gif - 2.8 K

E ora veniamo al punto, anche se m’imbarazza un pò perchè non sono brava nelle campagne per raccogliere voti: vi segnalo il concorso indetto da ITALIAN CUPCAKES per selezionare il più bel cupcake sul tema di San Valentino. Il vincitore si aggiudicherà un set di accessori per la decorazione di dolci e affini. Io partecipo con questa foto
love cupcakes
se vi va di votarmi non dovete fare altro che andare a questo link, effettuare una breve registrazione e cliccare “MI PIACE”.
Anche se ce ne sono di migliori (quel che è giusto è giusto) fate finta di niente e votatemi ugualmente. Mwuahahahahah!!! (adoro fare la dittatrice)
;) kiss!

lunedì 16 gennaio 2012

Su facebook. Mah!#8

…quando metto mi piace ai tuoi post del blog non è per dire che mi piacciono davvero, in realtà nemmeno li leggo, ma è solo per salutarti perchè se ti saluto apertamente in bacheca poi gli altri potrebbero pensare male…!
Voleva essere un complimento?

giovedì 5 gennaio 2012

Avanti il prossimo…

Certi giorni sono puntigliosa.
Troppo.
Il più delle volte potrei lasciar correre perchè ho capito comunque il senso della richiesta che mi viene fatta.
Ma sono puntigliosa, ve l’ho detto.
E anche sfottente.
Soprattutto con quei clienti che…

1)
C:“devo fare una scannerizzazione di questo foglio…”
M:”intende una scansione…”
C:”vabbè ci siamo capiti”
M:”si. come no.”

2)
C:”dovrei plastificare la mia carta d’identità”
M:”no signora, non gliela posso fare”
C:”non funziona la plastificatrice?”
M:”si, la plastificatrice funziona…”
C:”e allora perchè?”
M:”perchè per legge il suo documento dopo non sarebbe più valido”
C:”vabbè, è un problema mio, me ne assumo la responsabilità…”
M:”si ma non me la assumo io…!”

3)
C:”devo spedire un colle…
M:”un colle?!? e perchè non una montagna?”

4)
C:”avete una fotocopiatrice?”
M:”si…”
C:”posso fare un paio di fotocopie”
M:“no…”

lunedì 14 novembre 2011

Senso di colpa

Oggi è venuto un signore ad effettuare una spedizione.
”Può spiegarmi come funziona?”
Gli ho spiegato tutto l’iter per 10 minuti e poi mi fa:
“Può ripetere?”
”Cosa?”
”Tutto”
”Tutto?”
”Tutto!”
”………”
Gli rispiego da capo, parlando molto lentamente perchè non avevo capito se il problema fosse la sordità o cos’altro. Gli elenco le varie opzioni con relativi costi: servizio lento, servizio veloce e servizio ipermegaveloce che non si chiama così ma fa molto mio nonno. Mi fa: ”può ripetermi i prezzi?”
Sull’orlo di un bel vaff… glieli ripeto e a metà mi blocca “scusi scusi ha detto 10 euro?”
”si, ho detto 10 euro”
”e l’altro?”
”L’altro 15 euro”
”e l’altro?”
”l’altro 30 euro”
”mmmmmh” comincia a grattarsi il mento e assume uno sguardo vuoto. Credo stia pensando ma forse è solo attratto dal movimento delle lancette dell’orologio appeso alle mie spalle.
Si riprende “Quindi ricapitolando…” e ripete esattamente tutto quanto gli avevo spiegato fino a quel momento per concludere “ok, facciamo quello da 10”.
Tempo impiegato per tutta questa illuminante conversazione: 25 minuti. 20 dei quali passati ad inveire e bestemmiare con lo sguardo.
Poi ho letto la destinazione “DIPARTIMENTO NEUROLOGICO – OSPEDALE TERNI”.
Mi sono sentita in colpa.

martedì 8 novembre 2011

La mia migliore amica

Stamattina solita lavavetri al semaforo che con 50 centesimi promette di sporcarti il vetro più di quanto non sia già.
In automatico parto con le solite giustificazioni (ma poi perchè devo essere io a giustificarmi???): non c’ho soldi, no vado di fretta, il vetro è già pulito, sono testimone di geova etc.
Poi fa una cosa inaspettata: con la spazzola e il sapone ha disegnato un cuore sul parabrezza!

E’ stato fatale!

venerdì 4 novembre 2011

Devo solo trovare un piede di porco

Lavoro nello stesso ufficio da 7 anni e nel corso del tempo mi è capitato di affezionarmi ad alcuni clienti, viceversa che alcuni di loro si affezionassero a me. Fin quando la simpatia è reciproca va tutto bene ma quando non lo è, o peggio quando essa sfiora la mania ossessiva comincio un attimino ad irritarmi; se la mania ossessiva poi è esplicitamente dedicata a una parte del mio corpo comincio ad avere paura.
L’oggetto del desiderio in questione sono i miei piedi (che avevate pensato sporcaccioni?)…o le mie scarpe, ancora non mi è chiaro. E gli espedienti escogitati dal simpatico signore sono, devo ammetterlo, alquanto buffi ma ugualmente inquietanti.
Finge di essere interessato all’acquisto di qualunque oggetto si trovi nel raggio di 2 metri dai miei suddetti arti, sia esso una penna, una busta da lettere, il manuale pratico di separazione e divorzio -nonostante sia single-, i sedili smontati dell’auto del mio capo o la pianticella appassita a cui nessuno versa più da bere ormai da mesi e che anzi mi devo ricordare di gettarla un giorno o l’altro.
Ieri però ha superato se stesso:
C: “avrei bisogno di una busta”
M (sorridente): “prego, può prenderla da se, faccia con comodo”
C: “…no! vorrei che me la prendesse lei!”
Scena alla Ally McBeal
M: Le buste sono tutte esposte sugli scaffali in maniera che i clienti possano servirsi da soli in tutta comodità, io sto a 10 metri di distanza mentre tu c’hai il naso ficcato dentro, le hai prese da solo un miliardo di volte e adesso devo venire fin là per porgertela di persona????  “va beeeene! non c’è problema…”
Ovviamente mi ha fissato i piedi per tutto l’andata&ritorno e la cosa ogni volta mi crea un imbarazzo che non immaginate.
Che devo fare per farlo smettere????

giovedì 27 ottobre 2011

Potere del teletrasporto? Mah!#6

Stamane telefono ad una cliente:
“Sig.ra XXX volevo informarla che la sua merce è arrivata e c’è da pagare 30 euro”
Risposta “eh no guardi sono FUORI CITTA’
………ma se ho chiamato a casa!!! o.O

martedì 4 ottobre 2011

E’ per scene come questa che lavoro ancora qui. Mah!#5

Un cliente entra e mi dice che deve faxare 1 foglio.
Tira fuori l’incartamento: il foglio era lungo 60 cm.
Aveva attaccato tre pagine per poter risparmiare.
=_=’

lunedì 1 agosto 2011

Addio sole… Mah!#4

Un cliente “storico” stamattina:
“signorina ma che bella abbronzatura che avete, vi dona molto, però dovete stare attenta al sole perchè è pericoloso, ormai le protezioni non durano che dieci minuti e poi i raggi vi rovinano la pelle, la invecchiano, la bruciano, se la mangiano, senza contare i tumori che quelli mica si manifestano subito, noooo, si mostrano dopo trent’anni. Io avevo un’amica, una bella donna, anche lei come voi capelli scuri e occhi azzurri e con l’abbronzatura stava benissimo, d’inverno faceva sempre lampade e d’estate sempre al mare…l’ho rivista dopo diversi anni e voi non mi crederete: ir-ri-co-no-sci-bi-le! La pelle le era diventata come il sughero e sembrava avesse 70 anni invece di 50, mi sono addirittura vergognato di salutarla e sono passato oltre…”

martedì 21 giugno 2011

In attesa del principe verde pistacchio

L’entrata odierna dell’estate mi stimola a parlare di un argomento decisamente adeguato all’occasione: l’omino dei giornali.

Il mio omino dei giornali.

Cioè non mio nel senso che mi appartiene (anche se lui vorrebbe a detta del capo) ma nel senso che sta piazzato da me in ufficio tutta la mattina e che simpaticamente chiameremo Nicola.

- “Nicola hai altre 60 copie da distribuire, forse dovresti andare”
- “si mi riposo un pò e poi vado”

- “Nicola il giornale me l’hai già portato 1 ora fa”
- “no è che passavo di qua per caso…”
- “???”

- “Nicola ma questa copia è di marzo e noi siamo a giugno”
- “eh no sai mi avanzava e te la volevo regalare….”

Il primo giorno che l’abbiamo visto entrare abbiamo pensato “eccone n'altro” senza nemmeno sapere cosa vendesse. Si è avvicinato e mi ha messo una copia sul banco in attesa del denaro. Così. Senza proferire verbo. Io già odio quelli che entrano senza neanche dare il buongiorno in più ero pure in fase premestruale perciò potete immaginare. L’ho guardato con un’espressione a metà tra Nikita e Terminator e tacitamente è iniziata una battaglia a chi avrebbe abbassato lo sguardo per primo.

Ho ceduto io. Su ordine del mio capo perchè “sennò restava qua tutto il giorno”. E chiunque sa che comprare anche soltanto una volta da chicchessia equivale a firmare un contratto di adozione “posso andare in bagno?” “mi posso sedere un attimo?” “mi offri un caffè?” “posso venire a lavorare qui?” fino ad arrivare all’ultima, la più temuta, da me almeno che in fatto di diplomazia sono brava come Fiona May a recitare e che anticipa tutto quel bel discorso che nei miei sogni è solo Daniele De Rossi a farmi: “ma tu….sei fidanzata?”

In ordine me l’hanno chiesto: il postino, un operaio, il lavavetri, l’uomo delle pulizie, il corriere, un amico del capo, la postina che ha sostituito il postino “no perchè sai mio fratello…” e per ultimo l’omino dei giornali appunto. Ed ecco che parte la mia solita risata sfiatata da ebete seguita da un “veramente si” molto poco convinto che a confronto Fiona May pare Meryl Streep nella sua miglior performance. (ma perchè oggi ce l’ho con Fiona May?)

L’ultima di stamattina, perchè il su citato non si arrende e ha deciso di conquistarmi a suon di news, mentre mi porge il giornale: “oggi ti porto una bella notizia…perchè io do solo belle notizie” e infatti sulla prima pagina troneggiava bello grande a caratteri cubitali “SPARATORIA A SAN MARZANO”.

La bella notizia qual è? Che non l’hanno fatta a Taranto?

giovedì 9 giugno 2011

Se non mi capitassero non ci crederei. Mah!#3

(mentre scrivo sento il rumore di un aereo talmente vicino che credo il pilota abbia deciso di suicidarsi su di me!)
Altro giorno. Altra situazione. Altro cliente.
Al telefono.
C: “mi scusi potete dirmi i vostri orari pomeridiani?”
M: “certo! Dalle 15.30 alle 19.30”
C: “non capisco, che significa dalle 15.30?”
M:" “……………”
Che SIGNIFICA la tua domanda?

mercoledì 25 maggio 2011

Io sniffo l’aria. Mah!#2

Mia madre si stupisce che alla mia età sia già abbastanza esaurita, vorrei vedere lei se si trovasse in situazioni come quelle che mi si presentano quasi quotidianamente a lavoro, tipo questa:
Cliente: “ciao, avete internet point…..” (al max SIAMO un internet point)
Io: “certo!”
Cliente: “……per chattare con le ragazze?” (…)
Io: “……noi forniamo la connessione a internet poi una volta al pc decidi tu cosa fare…”
Cliente: “ma fornite un foglio?” (???)
Io: “un foglio?!?”
Cliente: “si, per chattare con le ragazze...” (daje!)
Panico….che vvor dì?? Sulla mia faccia evidentemente compare il nulla cosmico e lui decide di illuminarmi: “si un foglio con le istruzioni per chattare con le ragazze…io non l’ho mai fatto, non so come si fa…”
E qui arrivano in soccorso i saggi consigli del mio capo che non pare ma è sveglio, ovvero ripetere la stessa frase di prima sperando che il cliente ti prenda per una deficiente e vada via: “noi forniamo solo la connessione e poi decidi tu cos…”
Cliente: “ok ciao!”
Non ho ancora capito se voleva istruzioni su come abbordare o su come navigare in rete….

giovedì 19 maggio 2011

no, vabbè…

L’altro giorno ho chiamato un residence di Milano per prenotare il ritiro di nonhocapitobenecosachepesa5kg. Dopo una presentazione interminabile della mia interlocutrice tanto che pensavo fosse un messaggio registrato, mi presento e chiedo:
M: “Sto cercando il sig. PIEVE EMANUELE”.
I: (silenzio)
M: “pronto?”
I: “….veramente PIEVE EMANUELE è il nome di una località a sud di Milano”
M:  “o__________________________________o”
Se c’è qualche milanese che ora sta leggendo no, non sono deficiente, ma è chiaro che qualcuno vuole che io lo sembri.

ps. mea culpa! non ho ancora visto il seguito del film…ma lo farò!
Non oggi però.

martedì 17 maggio 2011

mah! #1

e-mail

Un HIP HIP URRA’ per il mio capo che invia a se stesso le email con tanto di avviso di lettura! Tutti con le braccine al cielo HIP! HIP! URRA’! URRA’!
Quest’uomo mi dà da mangiare.