Lavoro nello stesso ufficio da 7 anni e nel corso del tempo mi è capitato di affezionarmi ad alcuni clienti, viceversa che alcuni di loro si affezionassero a me. Fin quando la simpatia è reciproca va tutto bene ma quando non lo è, o peggio quando essa sfiora la mania ossessiva comincio un attimino ad irritarmi; se la mania ossessiva poi è esplicitamente dedicata a una parte del mio corpo comincio ad avere paura.
L’oggetto del desiderio in questione sono i miei piedi (che avevate pensato sporcaccioni?)…o le mie scarpe, ancora non mi è chiaro. E gli espedienti escogitati dal simpatico signore sono, devo ammetterlo, alquanto buffi ma ugualmente inquietanti.
Finge di essere interessato all’acquisto di qualunque oggetto si trovi nel raggio di 2 metri dai miei suddetti arti, sia esso una penna, una busta da lettere, il manuale pratico di separazione e divorzio -nonostante sia single-, i sedili smontati dell’auto del mio capo o la pianticella appassita a cui nessuno versa più da bere ormai da mesi e che anzi mi devo ricordare di gettarla un giorno o l’altro.
Ieri però ha superato se stesso:
C: “avrei bisogno di una busta”
M (sorridente): “prego, può prenderla da se, faccia con comodo”
C: “…no! vorrei che me la prendesse lei!”
Scena alla Ally McBeal
M: Le buste sono tutte esposte sugli scaffali in maniera che i clienti possano servirsi da soli in tutta comodità, io sto a 10 metri di distanza mentre tu c’hai il naso ficcato dentro, le hai prese da solo un miliardo di volte e adesso devo venire fin là per porgertela di persona???? “va beeeene! non c’è problema…”
Ovviamente mi ha fissato i piedi per tutto l’andata&ritorno e la cosa ogni volta mi crea un imbarazzo che non immaginate.
Che devo fare per farlo smettere????
Llavati li piedi puddara!! :P
RispondiEliminaIl termine "puddara" mi è familiare...mmmmmh
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