CA-FFE-I-NA-CA-FFE-I-NA

Oggi non ho avuto la mia dose quotidiana di caffeina. Dose? Quotidiana? Caffeina? Se mia madre leggesse questo post… Io che fino a un anno fa rispondevo con un’espressione disgustata e sconvolta quando qualcuno mi chiedeva come se fosse la cosa più ovvia del mondo “ti va un caffè?”.
Negli ultimi 12 mesi me ne sono successe un pò di tutti i colori, in amore come nella professione, e la protagonista non sono stata nè io nè la sfiga ma lei appunto: la CAFFEINA!
Non ricordo nemmeno com è che ho cominciato a bere caffè. So soltanto che se per qualche motivo non posso avere la mia bella tazza calda e fumante tra le mani non mi sveglio. E non solo. Sento che il mio corpo la reclama! La vuole! La pretende! E devo trovare una giustificazione valida se non voglio che il mio sistema neurologico mi aizzi contro il sistema immunitario.
E stamattina quella vigliacca della macchina espressa ha deciso che fare uscire il solito caffè con l’invitante schiumetta era obsoleto così mi ha versato nella tazza uno strano liquido che del caffè aveva soltanto il colore. Ho dovuto fare colazione con un succo di frutta! E io che prima ne consumavo in quantità industriali ora non tollero più che mi venga propinato a colazione.
Stamattina sono arrivata a lavoro che sembravo uno zombie. Mi ero ripromessa di ordinarne subito uno, ma “subito” nella mia agenzia è un concetto alquanto relativo: 17.10! Sono riuscita a chiamare il bar alle 17.10! Poco più di 1 ora fa!
E siccome mi facevo un pò schifo da sola ad assumere caffeina a quest’ora ho optato per un sanissimo caffè all’orzo. E quando il garzone me l’ha portato mi ha guardato e mi ha detto “se è amaro metti lo zucchero”.
A te Sherlock Holmes te fa ‘na pippa eh!