- ore 7:01: stacco la sveglia e penso “vado un pò più tardi tanto non ho niente da fare oggi posso anche perdere la mattinata…”;
- ore 8:30: mi sveglio di soprassalto “caxxo! così è un pò troppo tardi!”;
- ore 9:15: scendo di casa e raggiungo gli uffici INPS, parcheggio l’auto e mi metto in coda assieme a una marea di altrettanti poracci;
- ore 9:17: in fila mi affianca la nuova Madre Teresa di Calcutta “…no perchè io quando vedo donne incinte le faccio passare avanti, no perchè quando vado all’ufficio postale e sono costretta ad andare via cedo il mio numero a qualcun altro ma solo se sono anziani o donne incinte, no perchè sul pulman se sale un anziano o una donna incinta gli cedo sempre il mio posto, no perchè quando sto in fila alle casse del supermercato e vedo dietro di me una donna incinta la faccio sempre passare avanti…” e penso “ehi tu lassù, oggi è venerdì 13 non venerdì 17!”;
- ore 9:45: arrivo davanti ai cancelli per entrare negli uffici e una vigilante all’entrata urla “CHI E’ QUI PER LA MOBILITA’ DEVE TORNARE LA SETTIMANA PROSSIMA ABBIAMO I TERMINALI BLOCCATI”….cioè. mobilità. non mobilità e cassa integrazione e maternità e disoccupazione. SOLO mobilità. “ehi tu lassù, era MTdC che se ne doveva andare NON IO!!!”;
- ore 9:50: memore di un consiglio datomi la sera prima da un amico mi dirigo verso un patronato. Parcheggio, raggiungo l’entrata e leggo “I NOSTRI ORARI: LUN – MER- VEN dalle 17:00 alle 19:00” -_-‘;
- ore 10:00: in un lampo di genio mi ricordo che c’è un patronato vicino il mio ufficio, arrivo,
- ore 10:30: dopo appena mezz’ora tocca a me. Spiego brevemente la mia situazione all’impiegato seduto di fronte che sembra capire al volo, digita qualcosa sulla tastiera, mi fa mettere 12 firme e poi mi dice “apposto, puoi andare, se non ricevi comunicazione dall’Inps entro 5 mesi allora torna da noi”. Wow!! non ci credo. sento che sto per commuovermi ma non ho tempo perchè dato l’orario presto mi ricordo che posso andare anche dal medico a farmi prescrivere qualcosa per mia sorella che è a casa con la febbre;
- ore 10:50: vado a piedi allo studio medico che è lì vicino e non trovo nessuno “toh! questa si che è fortu…”
“eh signorina c’eravamo prima noi, ci siamo allontanati un attimo per andarci a prendere un caffè” 3 vecchietti sbucati chissà da dove
“ahahah io in realtà sono venuta alle 6.30 stamattina e mi sono allontanata un attimo per andare in africa e tornare! come la mettiamo???” naturalmente non l’ho detto ma mi sono segnata questa tecnica per la prossima volta. Nel frattempo arrivano altri due signori.
- ore 11:00: mi si affianca un 4° vecchietto:
4°v:“chi è l’ultimo?”
Io:“il signore con i baffi”
4°v:”ah…”
4°v:”quindi io sto dopo di lei (indicandomi)”
Io:”ehm…no, lei sta dopo il signore con i baffi…”
4°v:”ah…”
4°v:”ma non ho capito dopo chi devo entrare?”
Io:”….forse era meglio MTdC…”
4°v:”come?”
Io:”niente niente…” e mi allontano sperando focalizzi la sua attenzione sul signore con i baffi (che tra l’altro mi sembra fosse il mio ex professore di educazione tecnica ma non ne sono tanto sicura);
- ore 11:30: entro finalmente dal medico…o meglio metto un piede oltre la porta ed entra l’informatore al posto mio. “scusi ma non dovreste entrare ogni due pazienti? Io sono la quarta!” “eh si ma prima ero al telefono con mia moglie…” “ ah…”
- ore 11:40: entrofinalmentedalmedico 2, prelevo la ricetta ed esco;
- ore 11:42: suona il cellulare, è mia madre “ti fai prescrivere dal medico anche le compresse per la tiroide?” “a dire il vero sono appena uscita…” “non puoi rientrare?” per riavere a che fare col vecchietto che ancora non ha capito quando deve entrare? se mi vede di nuovo come minimo gli viene uno shock!;
- ore 12:00: arrivo a casa, mia sorella moribonda sul divano che guarda Grey’s Anatomy, mi metto a preparare il brodo e lavo i piatti;
- ore 15:15: mi preparo per andare in ufficio;
- ore 16:30: leggo una cosa su faccialibro che mi manda in depressione;
- ore 16.31: leggo un’altra cosa su faccialibro che mi rimette di buonumore (per la legge dello yin e yan);
- ore 16:38: arriva la figlia del capo “che ore sono? lo sai che alle 5 devo andare a danza? mi accompagni tu? perchè sennò vado da sola. anzi facciamo che mi accompagni qualche minuto prima?” “facciamo che ti accompagno ORA?” “SIIII” “perfetto!!”;
- ore 18:51: sono qui a scrivere il pezzo.
(probabilmente vi aspettavate qualche evento eclatante ma nel titolo ho avvisato: è un resoconto, non la trama di Indipendence Day)
Alle 18.51 il venerdi 13 però non è finito...
RispondiEliminae col senno di poi sarebbe stato meglio se fosse finito lì...
RispondiEliminauna splendida giornata!!! e che vuoi di più dalla vita!! :D e comunque mancavano ancora 5/6 ore alla fine della giornata, il racconto non è completo!!
RispondiEliminagiulio
XD Avresti preferito altre tragedie???
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