domenica 12 febbraio 2012

Molte vite, un solo amore. Brian Weiss.


Ok. Questo libro ha segnato la mia rinascita come lettrice. E non solo.
Brian Weiss – l’autore – è un famoso psicologo americano che basa le sue sedute terapeutiche su tecniche di regressione e psicoterapia spirituale. Chevvordì? In pratica ipnotizza i suoi pazienti fino a far emergere ricordi di vite passate in cui trovano fondamento paure e angosce della loro vita attuale.
Nello specifico questo libro scritto quasi come un romanzo parla di Elizabeth e Pedro, due suoi pazienti estranei fra loro che durante le rispettive sedute finiscono col ricordare lo stesso episodio di una vita precedente. Il dottor Weiss riconosce in loro due anime gemelle e decide di farli incontrare. Non vi svelo il resto, sennò che gusto c’è, anche se non è sicuramente la parte più importante della storia o per lo meno non quanto l’insegnamento che l’autore cerca di comunicare: messaggi basati sull’amore inteso come concetto generale e di quanto esso influisca sul benessere psicofisico fino a spingersi a parlare di temi un pò più forti e personali, quali appunto la reincarnazione o l’esistenza dei MAESTRI, la cui credibilità è assolutamente soggettiva, un terreno un pò minato insomma ma che ognuno è libero di accettare oppure no.
Nel complesso penso che sia comunque un libro positivo, nonostante non abbia idea se le storie raccontate siano vere e nonostante sia stato scritto probabilmente in modo tale che chiunque leggendolo possa ritrovarsi nelle situazioni e nei dolori descritti: l’autore sostiene che siamo tutti destinati ad incontrare la nostra anima gemella ma non è detto che l’incontro porti alla felicità in quanto questa dipende dall’evoluzione dell’anima stessa ovvero dal bagaglio sociale, culturale e di vita che i due esseri si portano dietro. Cinicamente: un modo per proteggersi da critiche e da eventuali risultati negativi con i suoi pazienti? Chissà.
Ripeto però nell’insieme il libro è positivo, mi è piaciuto il modo semplice e costruttivo con cui vengono analizzate le tematiche spirituali ma credo sia inevitabile porsi certi interrogativi di natura scettica.

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