lunedì 27 agosto 2012

Cammini incrociati e impensabili

Premesso che sto scrivendo questo post in remoto sul mio Live Writer senza nemmeno accertarmi se il mio blog esiste ancora. Non ricordo quand è stata l’ultima volta che ho scritto. Ricordo che ho avuto un blocco. E ho quasi dimenticato di averne uno.
Questo fino a sabato scorso quando ho assistito ad una scena e ho avvertito l’impellente bisogno di scriverlo da qualche parte: in fila alla cassa di un supermercato vedo davanti a me una coppia che al momento di pagare cosa fa? Divide la spesa. Lei agguerrita piu che mai prende in mano i 5 pacchi di wafer e dice “due sono tuoi e tre miei” sistemando le confezioni dalla sua parte e pagando separatamente.
Nessun litigio. Nessun broncio. Alla fine sono andati via abbracciati. Però che tristezza.
Ed è incredibile come una simile sciocchezza sia in grado di scatenare reazioni e attivare meccanismi. E’ qui che mi sono resa conto di avere una marea di cose da raccontare. Che il mio Evernote quasi non ce la fa più a contenere tutte le note segnate. Cercavo solo un pretesto futile che mi riportasse qui nella maniera più indolore possibile.

Gli ultimi mesi hanno visto l’inizio e il compimento di percorsi che mai avrei pensato di intraprendere.
Del tipo che ero convinta di passare le vacanze in città e invece due settimane dopo mi sono ritrovata in Florida con un quasi perfetto sconosciuto.
Del tipo che sto finalmente seguendo la rotta professionale che avrei dovuto sostenere anni fa, senza sapere se in realtà mi porterà dove desidero ma intanto c’è e le vado dietro.
Del tipo che una persona amica inizia oggi un itinerario complesso e non potendo essere con lei sono qui a scrivere di lei, perchè almeno così è un pò come farsi compagnia.
Del tipo che due giorni fa ho conosciuto una donna che collabora con Medici Senza Frontiere e mi sono ricordata di quando 10 anni fa un medico mi propose di fare lo stesso ma lasciai perdere perchè convinta di non essere all’altezza.
Del tipo che i mesi a venire promettono di essere interessanti e movimentati…ma ve li racconterò un pò per volta. Ora ho una lavatrice da stendere…

M.

4 commenti:

  1. Svolte e risvolte.. alla fine è sempre così? la vita quando chiama chiama.. ed hai due scelte.. o rimanere spettatore o viverla viverla ed ancora viverla.. l'ho imparato quest'estate, in irlanda, guardando come tutti si divertono, come non sono mentalmente chiusi come la gran parte del vecchio mondo.. sono un passo avanti a noi

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    1. Esattamente! E permetterle di andare nella direzione che meglio crede.

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  2. Sisterina, è proprio vero: di novità ed avventure non ne arriva mai una per volta. Bacione :)

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