lunedì 23 maggio 2011

Amare se stessi è l’inizio di un idillio che dura una vita

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Specchio. E’ il primo oggetto che mi viene in mente se si parla di vanità. Non ho mai inteso questa caratteristica come il pavoneggiarsi davanti ad altri, l’ho sempre visto come un difetto che coinvolge se stessi soltanto. Il frutto dell’insicurezza per intenderci. Il bisogno di compiacersi per provare ad aumentare la propria autostima.
Non è all’insicurezza però che ho pensato quando ho creato lo specchio in fotografia. Destinato ad una fanciulla, mi sono indirizzata sulla femminilità così anziché puntare sui soliti bijoux ho deciso di creare un oggetto personale.

Strano week end quello appena passato. Persone che tornano dopo averti allontanato e tu che stai pure lì a riflettere se perdonarle oppure no invece di dargli un figurato, ma anche no, calcio dove non batte il sole. Ma fortunatamente vengono in soccorso gli amici di sempre che con una bella serata casalinga a base di pizza e Nintendo Wii ti permettono almeno per qualche ora di non pensarci. E non importa se un aperitivo con film-documentario horror si trasforma in un sorbirsi di una serie di noiose diapositive sotto la pioggia, la cosa fondamentale è avere attorno persone valide, su cui sai di poter contare anche quando comincerai a inveire come Linda Blair ne L’esorcista durante la fase premestruale e con la piega del parrucchiere venuta male.

2 commenti:

  1. mi mancava il tuo blog... tra l'altro ancora più bello ;).
    lo specchio, te l'ho già detto, è stato molto apprezzato... peccato che la femminilità della fanciulla destinataria debba ancora venire fuori... a differenza di tutto il resto!! :DDD - S.

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  2. grazie!!!! :D
    Mi sa che la fanciulla dovrà passare più tempo con noi donne e meno con il papà! :P

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