Quando le persone che più al mondo dovrebbero amarti sono invece i principali artefici della tua infelicità e della tua sofferenza è difficile anzi impossibile che tu riesca ad avere fiducia nel futuro. Come può quindi una ragazzina di 16 anni, costretta a subire abusi sessuali dal padre e continue violenze psicologiche dalla madre, costantemente derisa da tutti, trovare la forza dentro di sè per riscattarsi e imboccare la via del cambiamento e della rinascita?
Precious. Adolescente, incinta, obesa e semianalfabeta. Una forza interiore straordinaria che non sa di avere ma che prorompe nei momenti di peggior dramma in cui corre a salvarla sotto forma di ambiziose fantasie che le permettono, con visioni spassose in netto contrasto con la realtà in cui vive, di andar via per pochi attimi e conservare quel briciolo di energia di cui necessita per poter, anche se sofferentemente, andare avanti; saranno perfetti estranei che credendo in lei le mostreranno la via da seguire per sbocciare.
Candidato agli oscar nel 2010, il film è tratto dal romanzo di Sapphire “Push – La storia di Precious Jones”. Tra i protagonisti le esordienti Gabourey Sidibe (Precious) e Mo’nique (madre di Precious), una struccata Mariah Carey (gli anni passano pure pe’ttè!) e un perennemente affascinante (!!!) Lenny Kravitz rispettivamente nei panni di un assistente sociale e un infermiere.
ps. Ho una buona e una cattiva notizia: quella buona è che ho finalmente visto il seguito di "Amore e altri rimedi", quella cattiva è che come pronosticato sono paranoica. E' una storia d'amore che deve superare tutte le difficoltà che il convivere con una malattia importante come il Parkinson implica. Non so, mi aspettavo qualche avvenimento struggente, lei che comincia a tremare tutta e rischia la morte pungendosi il dito mentre cerca di usare la spillatrice o chissà perchè immaginavo che per qualche motivo inspiegabile invecchiasse all'improvviso tipo Benjamin Button alla nascita (ho decisamente una strana concezione di questa malattia) invece nulla di tutto ciò. Naturalmente il finale alla "tutti vissero felici e contenti" è assicurato, non ti fanno vedere mica quando lei invecchiando peggiorerà sempre più e lui sarà costretto a cambiarle pure il pannolone. Questa si che è una dimostrazione d'amore e raccontarlo sarebbe stato sicuramente più originale.
Precius, un film da vedere, insomma! ottima recensione!
RispondiElimina:)
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