Ogni giorno a lavoro la solita storia: ddt-fatture-fatture-ddt. Poi fortunatamente capita che qualcuno si porti a casa illecitamente un home theatre e che qualcun altro un pò sbadato faccia cadere distruggendolo un lampadario di cristallo e allora diventa ddt-fatture-pratica&rimborso-fatture-ddt.
Quando cominciai a lavorare qui dissero che avevano bisogno di qualcuno che ci capisse anche un pò di grafica, sistemi di scansione e blablabla… Si, come no: le uniche cose di grafica che faccio sono i bigliettini di auguri per Natale che regalo ai MIEI amici.
Sarà colpa della crisi. La gente si limita allo stretto necessario. Come spedire ai figli che studiano fuori sede pacchi carichi di brioche, biscotti, patatine, cornflakes etc…
Ma perchè a Milano i Kellogg’s non ce li hanno? Mai sentita nominare la Mulino Bianco? E non ditemi che le cose costano di più perchè se ti puoi permettere di mantenere tuo figlio alla Boccuni e di pagargli un affitto in centro potrai permetterti anche quell’euro in più per compragli i Baiocchi. C’è anche chi spedisce la birra. Raffo ovviamente! E la settimana scorsa una signora mi ha telefonato dicendo “Mia figlia sta a Firenze e ha desiderio di cozze: gliele posso mandare?” “Si………se vuol vederla morire di epatite”.
Ma quelli che preferisco sono i clienti che arrivano 2 minuti prima della chiusura serale e pretendono non solo che la merce parta (quando??? di notte???) ma che arrivi pure la mattina dopo!
Mentre prima di Natale un tizio voleva assolutamente che un plico venisse consegnato l’8 dicembre, quando gli ho fatto notare che è festa nazionale mi ha risposto “nazionale non vuol dire che è festa anche per i corrieri”. Ho avuto il forte sospetto che si trattasse di una candid camera.
E poi c’è lui: il signor Vito. Un vecchietto che viene ogni settimana a spedire ai suoi figli sparsi per l’Italia “ne ho 5: Anna, Maria, Giuseppe e Francesco” …ehm… La prima volta pensavo che il quinto l’avesse dimenticato o si fosse sbagliato, ma continua sempre a sostenere di averne 5 e a nominarne 4 che non ho capito se ci ha litigato o cosa.
E dicevo il sig. Vito è tanto carino perchè ogni volta mi porta un regalino: caramelle, cioccolatini, BOTTIGLIE DI OLIO D’OLIVA, etc…
Lo ammetto: la prima volta non mi fidavo e ho fatto assaggiare la caramella alla figlia del mio capo che un pò schifata ha sentenziato “buona…però non mi piace”.
Quando è stata la volta dei gianduiotti non ho saputo resistere e mi sono sacrificata: il fatto che sia ancora qui è buon segno, che il giorno dopo sia stata costretta a mangiare riso in bianco un pò meno.
La bottiglia di olio invece è ancora intatta in cucina: mia madre non vuole usarlo perchè dopo aver sottoposto il liquido ad un precisissimo esame olfattivo (il suo naso) ha detto “non profuma” ma non vuole nemmeno gettarlo perchè “è peccato…c’è tanta gente che muore di fame”. Poi però la nomina di quella che riempie casa di oggetti inutili ce l’ho io.
Che c’azzecca la frase del titolo? Nulla. E’ solo che pensavo all’Otello di Shakespeare…
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