Sette racconti. Brevi squarci di vite costrette ad affrontare situazioni tormentose ritratte con un crescendo di intensità da cui il lettore non può divincolarsi.
Si parte con Cemento dove troviamo Daniele e Stefano la cui amicizia li condurrà a una dimostrazione apicale passando per La voce di V e Non farmi male dove subiamo le stesse ferite nell’animo dei giovani protagonisti fino ad arrivare a Veleno rosso sangue dove la sofferenza per la fine della vita si mescola allo stupore per il nuovo che si presenta.
Tante le sensazioni provate: disgusto, commozione, rabbia, angoscia e persino ammaliamento.
Il brano che mi ha colpito maggiormente è Domani addio. Situazione vissuta sulla mia pelle. Brano talmente realistico che avrei potuto scriverlo io stessa per la quantità impressionante di particolari identici che ho riscontrato con la mia storia. E dopo averlo letto non ho potuto fare a meno di dirlo a lui, a Matteo, l’autore del libro. Avevo scritto un post per buttare fuori la rabbia e il rancore che ancora avevo dentro e invece leggere questo racconto mi ha permesso di sfogarmi ugualmente senza doverlo necessariamente pubblicare.
Sinceramente di solito non prediligo simili raccolte ma Non farmi male mi ha stupito. E’ talmente scritto bene che traspare da ogni frase il coinvolgimento dello scrittore, come se avesse affrontato personalmente ogni singola esperienza raccontata nel libro.
Lo consiglio sisisi, perfetto da leggere durante questi pomeriggi estivi, così come vi consiglio di visitare il suo blog La stanza del matto.
Bonne lecture…
Grazie davvero per le tue parole! E' passato qualche anno da quando l'ho scritto eppure ancora ha quell'effetto su di me. Quando lo rileggo, quando ci penso, quando ripenso a certi momenti.
RispondiEliminaGrazie a te per avermi fatto scoprire il tuo mondo (e Isabella Santacroce).
RispondiElimina:)
(Che ho deciso di abbandonare dopo il brutto bruttissimo Lulu Delacroix.)
RispondiEliminaah. -.-'
RispondiEliminaio la sto leggendo per la prima volta con V.M.18. Ti farò sapere...