mercoledì 10 agosto 2011

Mamma dammi due fototessere che in America voglio andar…

L’oroscopo di ieri mi diceva che finalmente tutto mi sarebbe apparso più chiaro e avrei capito d’istinto qual è la strada più adatta a me.
In ordine ho fatto prima la fila alle poste per mezz’ora alle 8 di mattina per poi rifarla alle 10 per ben 1 ora e scoprire, una volta arrivata allo sportello, che dovevo recarmi presso un altro ufficio postale perchè lì avevano terminato i bollettini prestampati per il versamento del passaporto. Questo per lo meno è quello che mi è stato riferito dalla simpatica signora bionda che sedeva dietro il banco perchè il suo collega, ignaro di essere ascoltato dalla sottoscritta le ha riferito con un’espressione talmente vacua che al confronto Heath Ledger sarebbe sembrato più vivo “in realtà non li abbiamo mai avuti”. Ottimo!
Poi nel pomeriggio la macchinetta per le foto mi ha rubato 10 euro senza farmi alcuno scatto, così mi sono diretta verso un fotografo professionale. Una volta all’ufficio passaporti mi sento dire “signorina le foto non vanno bene, sono di BASSA QUALITA’ e poi…è troppo sorridente!” O___O Coooosa? Troppo sorridente?!? Ora capisco perchè tutti i passaporti che per lavoro mi sono capitati tra le mani avevano queste fototessere lugubri e depresse “vada alla macchinetta qui all’angolo…” coooosa??? “ascolti la macchinetta qui all’angolo mi ha appena rubato 10 euro, non ho intenzione di sprecare altri soldi perchè con i 5 euro dati al fotografo saliamo già a 15 euro…quanto cavolo mi deve costare sto passaporto??“guardi io glielo posso anche fare però se poi alla dogana non la fanno passare?” E perchè mai non dovrebbero farmi passare? Mica c’ho un turbante in testa e la barba lunga! Oppure negli Stati Uniti è reato sorridere?
Rassegnata torno alla macchinetta e incrocio una signora che stava ritirando le sue foto. “scusi ma…come ha fatto? Ho messo 10 euro senza che mi abbia fatto alcuno scatto” “si anche io ci ho rimesso 5 euro, il trucco è che accetta solo monete…” Ah! Fortunatamente avevo giusto giusto il denaro che mi serviva (anche se ho dovuto sacrificare una moneta da 2 euro raffigurante Cavour che conservavo da qualche tempo…sigh!). Torno allo sportello, le foto finalmente vanno bene, porgo il documento d’identità per farlo fotocopiare….e s’inceppa la macchina. Venti minuti di sudori freddi, ho cominciato a tremare, è chiaro che qualcuno non vuole che io faccia questo benedetto (o maledetto) viaggio, ma non potevo semplicemente restare a letto bloccata con la febbre a 40?? La macchina alla fine riparte, affido all’ufficiale i miei due indici per il rilevamento delle impronte e al momento di firmare mi esce una M con 4 linguette. In pratica ho inventato una nuova lettera dell’alfabeto: una EMNE. Simpatica. Chiederò il copyright.
Dopo aver sbrigato tutto mi sento dire “bene, ci vediamo il 2 settembre!” O__O coooosa??? Alla faccia della burocrazia, ma non bastavano 15 giorni?
Prima di andar via mi assale un dubbio: “mi scusi ma per gli USA basta il passaporto vero?” AHAHAHAHAH Ebbene si, mi diverto a fare domande idiote per vedere l’espressione sconvolta della gente!
Anche no.
Eh no signorina, ci vuole il visto…” E infatti mi era sembrato tutto troppo facile “ma non si preoccupi: appena avrà ritirato il passaporto potrà richiedere anche quello” Che culo!
E mica è finita qua!
Conclusa l’odissea per il su citato documento ho pensato bene di dirigermi in centro per acquistare un regalo per il battesimo della figlia di amici. E che ve lo dico a fare? Quello che avevo visto era terminato. Oltretutto quando sono tornata verso l’auto mi sono accorta che per terra c’erano pure due piccioni morti.
O-d-d-i-o-s-a-n-t-o.
Ora se devo tirare le mie personalissime conclusioni proporrei innanzi tutto di evitare i piccioni e poi direi che la strada adatta a me di sicuro non va in America…o no?

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