giovedì 2 febbraio 2012

Oggi vi racconto una storia.

Da un paio d’anni a questa parte presso  l’agenzia dove lavoro viene regolarmente un cliente che io e la mia collega abbiamo subito definito strano. In realtà non ha mai compiuto nessun gesto che sia classificabile come realmente strano, ma ha quegli atteggiamenti ansiosi e nervosi tipici di chi viene indicato appunto come strano.
Quest’estate in provincia di Taranto c’è stato un incidente di cui hanno parlato anche i giornali: un avvocato è stato investito da un’auto pirata che, manco a dirlo, non si è nemmeno fermata per prestare soccorso. Dalle ricostruzioni è emerso che non si è trattato di un episodio accidentale ma di un’azione premeditata dato che alla guida dell’auto è stato riconosciuto il fratello della vittima.
L’avvocato è deceduto in ospedale alcuni giorni dopo.
Il fratello, che inizialmente si era costituito, ora è a piede libero.
Stamattina io e il mio capo abbiamo scoperto che il cliente strano e l’investitore sono la stessa persona.
Mi dite voi come faccio a trattare normalmente e come se nulla fosse un cliente potenziale omicida?

2 commenti:

  1. Nel mio lavoro quotidiano vedo molti tipi strani,paranoici,ansiosi,nevrotici e folli....pero' non hanno avuto notorieta' dalle cronache,eppure a pensarci bene potrebbero essere folli omicida.....domani staro' piu' attento.

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