giovedì 22 marzo 2012

Cronaca di un trip annunciato. Bruxelles.

DSC01644A Bruxelles non c’è niente e c’è tutto. C’è una place dove i vecchietti si incontrano per giocare a scacchi e dove ti sorprendi ad ammirare una mostra sul carnevale di Venezia mentre sorseggi un succo d’arancia e ascolti persone che parlano di affari attorno a un pianoforte.

Bruxelles è la citta che ha fatto di un putto, una bambina e un cane che fanno pipì la sua attrazione principale. Ma non solo.
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Ho perso il conto degli scatti fatti all’Atomium attraverso i rami: centro l’immagine, scatto, poi rivedo la foto e “dov è? giuro che c’era!”.
E’ piena di parchi che in questi giorni assumono un colore così romantico che trascorreresti le giornate intere a passeggiarci dentro a cercare un particolare da immortalare, come un rilassante rifugio tra gli alberi, una panchina isolata o semplicemente due amiche che si divertono.
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E poi resti abbagliata.
Dalle vetrine, che ti seducono con i loro dolci costringendoti a infinite soste culinarie, dalle abitazioni, dai suoi hotel e dai musei.
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Il mercato di Marolles poi è una tappa obbligatoria: l'unico luogo in cui è possibile trovare tutto quello che serve…e che non serve.
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Ma se siete fortunati potete imbattervi in un frammento di vita umana come quello di una bimba che anni fa dedicò un biglietto per salutare una sua compagna di classe.
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Era lì tra le mattonelle del lastricato e non l’ho calpestato per un soffio. Piccole perle che ti fanno andare con la mente a ricordi della tua di vita fino al rientro al b&b dove continui a fantasticare. E del  resto quando entri in una camera così come puoi non farlo?
DSC01600E chiacchierando della mia breve vacanza con una ragazza conosciuta lì una delle domande che mi ha rivolto è stata “…perchè proprio in Belgio?”
Già. Perchè?
Immagine
Nei prossimi giorni le foto di Bruges e Amsterdam. ;)

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