lunedì 30 maggio 2011

Non vorrei mi vedessi cadere

Il lunedì mattina mi sveglio sempre come se la sera prima avessi bevuto litri di vino rosso.
Il fatto che ieri sera abbia bevuto davvero litri di vino rosso è pura coincidenza.
Questa volta.
L’unico pensiero che mi fa stare meglio è quello di essere riuscita a portare a termine il cambio di stagione senza collassare e senza crisi isteriche dovute al ritrovamento di capi d’abbigliamento che non metto da una vita e di cui non riesco mai a disfarmi senza dovermi scervellare per trovare l’occasione in cui forse potrei ancora indossarli tanto ci sono affezionata, e di avere tolto davanti ai piedi tutto quello che è inutile superfluo e che cozza con l’estate.
Già l’estate. Ieri avevo caldo e all’inaugurazione delle cantine di San Marzano ci sono andata in tenuta estiva: magliettina scollata e sandali che lasciano intravedere il 99,9 % dei piedi.
E ovviamente faceva freddo.
Soltanto a me però.
E’ per questo che ho bevuto tutto quel vino. L’intenzione era quella di riscaldarmi e invece il risultato è stato che mi è partito il cervello e continuavo ad avere freddo.
Di recente ho visto due film: “Mine vaganti” di Ozpeteck (bello ma i finali di sto tizio mi lasciano sempre un pò così) e “La dura verità” solita commedia americana con quella che faceva “Roswell” e quello che ha fatto “300” (essì io con i nomi sono imbattibile). Naturalmente secondo voi quale dei due ha dato il via ad una di quelle pippe mentali che ti tolgono pure il sonno? Il secondo ovviamente!!! Perchè noi donne desideriamo sempre l’uomo perfetto, con un lavoro perfetto, che ti rivolge 10mila attenzioni perfette, che ti fa regali e sorprese perfetti, che ti spedisce fiori perfetti e poi un bel giorno ‘sto santo decide di bussare alla tua porta e tu che fai? Ti annoi e ti accorgi che in realtà ti manca da morire Mister Difetto, colui che rappresenta in toto tutto quello che non vorresti. E queste so’ cose brutte perchè preferiresti centomila volte di più lambiccarti il cervello sulla tua identità sessuale e ballare davanti allo specchio come un idiota “50000 lacrime” che questo.
Tra un pò vado ad addormentarmi sulla poltrona del dentista.

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