venerdì 30 settembre 2011

Un pò fast. Un pò furious.

Ci sono ricette che non sono delle vere ricette. Se interpellaste un medico probabilmente vi direbbe che si tratta di tentativi di avvelenamento elaborati da un soggetto visibilmente isterico, sotto effetto ormonale che in preda al raptus della fame ha preso un piatto e ci ha messo dentro le prime cose che ha trovato in frigo. Visto dall’esterno il risultato non dev’essere granchè ma non immaginate, o forse si, la goduria dei sensi che si prova quando finalmente si addenta il risultato di certe -fatiche? follie? esperimenti?- quello che è insomma.
Non starò qui a descrivere quelli che furono i miei ben riusciti tentativi malsani però all’improvviso mi è nata la passione per la cucina. Inizialmente non ci capivo una beata mazza poi col tempo ho imparato ad abbinare gli alimenti e anche se gli altri credono che io sia pazza ad unire fragole e parmigiano vi assicuro che alcuni dei piatti che preparo al volo e in pochi minuti sono davvero buoni.
Amo le insalate. E quando dico insalata non mi riferisco alle cinque foglie di lattuga con cui vi illudete di aver riempito il piatto e lo stomaco. No no. Parlo di mescolanza di cibarie, simili o diverse tra loro, che aromatizzate con il condimento giusto diventano gemma per le vostre pupille gustative.
In previsione del matrimonio di mio cugino avevo deciso di mantenermi leggera almeno per questa settimana. Il primo giorno ho unito melanzane grigliate e rucola, condite leggermente con un pizzico di sale, un filo d’olio e attenzione attenzione glassa all’aceto balsamico, che da quando mia sorella l’ha portata in casa per la prima volta non riesco più a farne a meno. Sarei capace di inzupparci anche i biscotti. Mi è piaciuto il contrasto tra l’amarognolo delle verdure e il dolciastro della glassa.
Il problema è che, disciamocelo, non sazierebbe nemmeno se raccogliessimo tutte le melanzane presenti in India, così il giorno dopo ho pensato a qualcosa di più sostanzioso ma sempre a base di verdure e la mia mente ha accostato sotto lo stesso condimento fagiolini verdi lessi, ancora melanzane grigliate (m’erano avanzate), pomodori ciliegia, mais e tonno sott’olio. Buona anche questa, sicuramente più ricca. Ma ancora insoddisfatta ieri sera ho vanificato tutti i tentativi ipocalorici degli ultimi 30 anni: ho lessato qualche patata riducendole in purea. In un tegame ho fatto sciogliere un pò di margarina e ho unito le patate schiacciate. Poi ho aggiunto un pò di bresaola e scamorza sminuzzate, ho salato e irrorato con appena un filo d’olio per evitare che si asciugasse troppo. Ho aspettato che il formaggio filasse un pò e poi direte voi “l’hai mangiato!”.
Peggio.
Io devo smetterla di leggere le ricette di Christian Milone. Chi è? E’ il re dei panini! Ebbene si, la crema di patate è finita bella e spalmata in una pagnotta.
E mentre mi accingevo a gustare il primo morso è apparsa mia madre “se tu fossi diabetica moriresti con tutti i carboidrati che stai per mangiare!”.
………grazie mamma!

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