lunedì 24 ottobre 2011

Pensava con il cuore…e fu decapitata.

Immaginate di essere una ragazza per bene (e mi auguro che questo non sia un grosso problema), giovane, bella e di buona famiglia.
Un giorno, un bel giorno, un uomo importante, discretamente schifosamente ricco s’innamora di voi e voi di lui. Solo che c’è un problema: è sposato. Ma lui vi assicura che non ama più sua moglie e che ha intenzione di lasciarla.
Stranamente questo accade: lui divorzia e sposa voi.
La situazione non è delle più semplici perchè la sua famiglia e i suoi amici vi vedono come la rovina famiglie di turno ma voi, per amore, fate buon viso e ve ne infischiate.
Cominciate a fare progetti, in primis quello di avere un figlio. Magari maschio.
E però nasce una femmina. Ma non è un problema: voi vi amate.
Nel frattempo però, dietro insistenza di lui, continuate a provarci solo che il maschio tanto desiderato non arriva.
Passa un pò di tempo e il vostro rapporto comincia ad incrinarsi. Lui è di frequente scontento, non vi riserva più le stesse attenzioni e un giorno, un brutto giorno, scoprite che ha un’amante.
E vi informa che vuole il divorzio.
Voi che a fare la fine della prima moglie non ci pensate proprio siete decise a non dargliela per vinta ma lui, ancora più ostinato, è determinato a ricorrere a qualunque stratagemma pur di liberarsi di voi.
E così un giorno, un altro brutto giorno, vi ritrovate con una denuncia di adulterio sulla testa. E 5 uomini che affermano di aver avuto rapporti sessuali con voi mentre eravate sposate. Non avete scampo, nessuno corre in vostro aiuto, non siete in grado di dimostrare la vostra innocenza e vi viene addebitata la colpa del divorzio.
A pochi giorni dalla decisione del giudice si scopre però che il vostro matrimonio non è valido perchè il vostro tanto amato ex marito in realtà non ha mai divorziato dalla prima moglie, il che significa che se non eravate sposati non può esserci tradimento.
Direte “sentenza annullata quindi”.
Al contrario, la sua posizione che tanto vi aveva affascinato inizialmente si rivela un’arma a doppio taglio: nessuno si pronuncia, nessuno vi aiuta e tutti lasciano che voi scontiate la pena.
Al giorno d’oggi vi ritrovereste a pagare le spese dell’avvocato e al massimo a dover subire occhiatacce dai vicini, se proprio sfortunate qualche giornale locale potrebbe dedicarvi una pagina, ma se foste nate qualche secolo fa e precisamente nel 1507 e il vostro nome fosse stato Anna, Bolena di cognome, le cose sarebbero state un tantinello diverse.
ghigliottina

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